Italia Nostra Faenza
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ITALIA NOSTRAonlus - COMUNICATI: LETTERA APERTA
Sezione di Faenza
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E NATURALE DELLA NAZIONE
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LETTERA APERTA AI CANDIDATI ALLE ELEZIONI COMUNALI

Nell'occasione delle prossime elezioni che vedranno l'insediarsi di una nuova Amministrazione Comunale, la Sezione di Faenza di ITALIA NOSTRA coglie l'occasione per sensibilizzare i candidati che si presentano agli elettori con specifici programmi a prestare una maggior attenzione alle problematiche culturali poiché anche queste scelte possono incidere fortemente sulla loro credibilità.
Faenza, un tempo famosa per la qualità della vita culturale e attenta alla promozione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico della città, soffre oggi di una situazione di disagio e trascuratezza che non può essere mascherata nemmeno dai cospicui investimenti fatti per il Museo delle Ceramiche, quando è palese una mancanza di complessiva progettualità culturale.
Se è vero che la storia e la cultura di una città si leggono attraverso la sua Pinacoteca, come ha avuto modo di sottolineare Antonio Paolucci in un suo famoso intervento a Faenza, il perdurare della chiusura dovrebbe invitare ogni serio amministratore ad accelerare quanto mai i tempi per l'esecuzione dei lavori indispensabili all'apertura ma soprattutto la realizzazione di un prioritario progetto museale, pena la pubblica ammissione di incapacità a gestire il proprio patrimonio e di responsabilità nel sottrarre alla pubblica fruizione la storia e l'identità culturale della città.
Ricordiamo che arricchirebbero l'offerta culturale di Faenza altre collezioni tuttora non visibili come il Museo Archeologico, la Galleria d'Arte Moderna, il Museo del Risorgimento, il Museo del Teatro, tutte d'eccezionale valore, alcune frutto di donazioni, che i cittadini hanno diritto di vedere.
Ricordiamo la proposta più volte fatta di organizzare un itinerario neoclassico che oltretutto riteniamo possa avere un interesse turistico oltre che culturale e che questo comporta il recupero all'uso pubblico di uno straordinario palazzo come il Laderchi, peraltro di proprietà comunale, oltre ad una serie di iniziative tendenti a valorizzare altri edifici pubblici e privati.
Ricordiamo, come già sostenuto anche da tutte le associazioni ambientaliste, che si attende una nuova sensibilità da parte dei politici per cercare di salvare la punta degli orti alle Bocche dei Canali, la cui vendita per scopi edilizi, mentre non risolverebbe i problemi finanziari del Comune, arrecherebbe l'ultimo grave colpo alla già provata zona oltre ad essere estremamente impopolare per i faentini.
Infine, vogliamo sottolineare che aldilà dei programmi e degli slogan propagandistici, ci si attende dai politici soprattutto una cosa: che prendano coscienza che la cultura esprime il grado di civiltà della comunità.

IL COMITATO DIRETTIVO


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